Il comprensorio statutario del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale si estende su una superficie (catastale) complessiva di circa  127.500  ettari ed interessa 33 ambiti comunali nelle Provincie di Nuoro, Olbia-Tempio,  Oristano e Sassari.

Il comprensorio, caratterizzato da una morfologia assai varia, con piane prevalentemente fluviali delimitate da rilievi montuosi e/o collinari, è suddiviso in 3 Distretti irrigui non contigui denominati, in base al bacino idrografico di appartenenza, Media Valle del Tirso, Cedrino e Posada: quest’ultimo Distretto comprende un  Settore Nord (con ambito territoriale nei Comuni di Posada, Budoni e San Teodoro) ed un Settore Sud (con ambito territoriale nei Comuni di Posada, Torpè e Siniscola).

Le reti irrigue dei tre Distretti, tra loro non interconnesse,  sono alimentate, nell’ordine, dalle acque del serbatoio ‘Sa Ruxi’ (a sua volta alimentato, con derivazione, dal serbatoio di Benzone sul fiume Taloro), da quelle dell’invaso di ‘Pedra ‘e Othoni’ (sul fiume Cedrino) e, infine, da quelle dell’invaso ‘Maccheronis’ (sul fiume Posada)

Questi ultimi due invasi, progettati e realizzati dal Consorzio negli anni 60-80 per soli fini irrigui, costituiscono oggi importanti serbatoi da uso multisettoriale e rientrano, come tali, nel ‘Sistema Idrico Multisettoriale Regionale’ istituito con la L.R. n.19/2006, la cui gestione è stata affidata all’Ente Acque della Sardegna (ENAS).

Il Comprensorio Irriguo, ossia la superficie servita dagli impianti consortili,  è oggi pari a circa 16.400 Ha, di cui circa 4.300 Ha ricadenti nel distretto Cedrino (nota: compreso l’estendimento di Nuraghe Portu) , 5.700 Ha nel distretto ‘Posada’ e 6.400 Ha nel distretto ‘Media Valle del Tirso’.

Le aziende consorziate insediate assommano a circa 6.200, con dimensioni aziendali assai variabili, conseguenza della notevole parcellizzazione fondiaria.

L’economia agricola del comprensorio è basata prevalentemente sulla pastorizia e zootecnia come dimostrano le colture praticate, costituite, in grande prevalenza, da foraggere e prati pascolo (56%) e, in misura minore, da uliveti-vigneti-frutteti (26%), ortaggi (12%), oltre cerealicole, floricole e colture protette, in basse percentuali.

L’economia delle fasce costiere, a seguito della profonda trasformazione urbanistica degli ultimi decenni, risente oggi degli effetti, senz’altro positivi dal punto di vista economico, del turismo.

I limiti del Comprensorio Irriguo individuano il ‘Perimetro di Contribuenza’ : i proprietari degli immobili ricadenti all’interno di detto perimetro e che traggono benefici dalla presenza delle reti consortili, sono tenuti a contribuire alle spese annuali di esercizio, manutenzione ordinaria e funzionamento sostenute dall’Ente Consorzio, ai  sensi dell’art. 860 C.C., del R.D. 13/02/1933 n. 215, della Legge 25/09/1952 n. 991 e dall’art.9 della L.R. 6/2008. Gli utenti che utilizzano la risorsa idrica sono altresì tenuti al pagamento del contributo irriguo.

La rete di distribuzione irrigua gestita dal Consorzio è costituita da condotte in pressione di vari diametri e materiali che, nel tempo, hanno sostituito (ed ampliato) la previgente rete, costituita da canalette a ‘pelo libero) si sviluppa per oltre 1.200 Km complessivi e viene alimentata, dagli invasi sopra citati, parte  a gravità e parte mediante rilanci, operati da dieci stazioni di sollevamento (della potenza complessiva impegnata di circa 5 MW), attraverso tredici vasche di accumulo/compenso aventi capacità complessiva di circa 500.000 mc.

Gli impianti consortili del distretto del Posada assicurano inoltre, soprattutto nel periodo estivo, anche l’approvvigionamento idrico di vari impianti di potabilizzazione/depurazione a servizio dei numerosi centri abitati ivi esistenti.

La rete di dreno e scolo consortile è presente nei distretti ‘Posada’ e ‘Cedrino’ ed è  costituita  da canali di varie dimensioni e caratteristiche dello sviluppo complessivo di circa 75 Km.

L’esercizio irriguo e la gestione degli impianti consortili sono regolamenti da apposito Regolamento per l'esercizio irriguo e la gestione della rete di dreno consortile.

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